TritticoPazzesco/Trissino
Stato
Regione
Nome abitanti
CAP
Patrono

Trissino è una città del Veneto.

Da sapere

modifica

Cenni geografici

modifica

Trissino è situato alle pendici della Valle dell'Agno esteso su 21.96 km², l'altitudine minima Template:M s.l.m. è di circa 125 e la massima 805 sul Monte Faldo[1][2].

Il paese fa parte della dorsale della Lessinia orientale vicentina che qui si divide in due versanti collinari; viene attraversato dal torrente Agno[3] con affluente l'Arpega (che scorre nella Valle dell'Arpega)[4] e delimitato verso est dal torrente Poscola, verso ovest da Restena, frazione di Arzignano, e da Nogarole Vicentino.

Sul piano urbanistico la parte vecchia delle abitazioni è situata sulla parte collinare, oltre al colle San Nicolò (dove è presente la chiesa di Sant' Andrea Apostolo e le ville) con le frazioni di Lovara, San Benedetto, Selva e altre località limitrofe; la parte urbanistica pianeggiante si sviluppò successivamente.

Toponimo Trissino

modifica

L'origine del toponimo deriva probabilmente da Dripsinum, ovvero un villaggio appartenente forse alle popolazioni dei Dripsinates, dedite soprattutto alla pastorizia, ed organizzate in varie tribù, che dovevano abitare anticamente la Valle dell'Agno e le colline veronesi e vicentine centro-orientali, oppure da "de Dresseno" riferita al nobile vicentino Uldericus[5].

Campo di aviazione militare durante la prima guerra mondiale

modifica

Durante la prima guerra mondiale, dal 19 giugno 1916 il campo di aviazione di Trissino è stato sede del VII Gruppo di volo caccia (divenuto poi 7º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre) che vi rimase fino al 1º gennaio 1917; dalla fine del 1916 arrivò una Sezione della 46ª Squadriglia con aerei Farman fino al 10 maggio 1917, quando venne sostituita dalla 50ª Squadriglia, rimasta qui fino al 31 luglio 1917. Il 18 novembre 1917 giunse un reparto dell'aviazione francese con veicoli da ricognizione Dorand AR. Il comando inglese il 05 settembre 1918 organizzò un Concorso Ippico, le premiazioni furono fatte dal Generale Frederick Lambart, X Conte di Cavan, che da marzo del 1918 era al comando delle forze inglesi in Italia. A fine ottobre del 1918 guidò le armate nella decisiva battaglia di Vittorio Veneto che portò alla sconfitta dell'Impero Austro-Ungarico ed alla chiusura definitiva del conflitto. A Trissino in quel periodo vi furono molti incidenti aerei. Presso il Museo Centrale del Risorgimento di Roma e quello dell'Imperial War Museum di Londra sono presenti delle foto che documentano la presenza militare inglese a Trissino.

Epoca contemporanea

modifica

La contaminazione da Pfas

modifica

Nel 2013, a seguito dell'emergenza Pfas in Veneto[6], Il Comune di Trissino diventa protagonista della più grande contaminazione dell'acque potabili, irrigue e ad uso umano, della storia recente d'Europa[7]. La fabbrica Miteni, situata in Località Colombara, è ritenuta responsabile dalle autorità della contaminazione da perfluoro alchilici che coinvolge tutto il Veneto centro-occidentale: il plume della contaminazione si estende nelle tre province di Vicenza, Verona, Padova e, aggirando i Colli Euganei, arriva fino al mare di Chioggia, mettendo a rischio la salute di centinaia di migliaia di persone. La storia di questa azienda[8], già colpevole di una grande contaminazione negli anni 70, costretta a chiudere grazie alla grande mobilitazione popolare nell'ottobre del 2018, inizia nel cuore del Comune di Trissino, nelle scuderie della famiglia Marzotto, sulla collina del paese, a metà degli anni 60, sotto il nome di Ricerche Marzotto (Ri.Mar.) e finisce con il processo in Corte d'Assise iniziato nell'aprile del 2021[9]: «Sono stati tutti rinviati a giudizio i 15 manager accusati a vario titolo di avvelenamento di acque, disastro innominato, inquinamento ambientale ex articolo 452 -bis e reati fallimentari per la ex ditta di Trissino».

Come orientarsi

modifica
Mappa a tutto schermo TritticoPazzesco/Trissino

Frazioni

modifica


Come arrivare

modifica

In aereo

modifica

In auto

modifica
  • Autostrada A4 Uscita del casello autostradale a Montecchio Maggiore sull'autostrada A4 Serenissima.

In treno

modifica

In autobus

modifica


Cosa vedere

modifica

Nonostante le dimensioni del paese non siano grandi, numerose opere e costruzioni sul suo territorio sono degne di nota.

Architetture religiose

modifica
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo.
Chiesa di San Benedetto.
Lovara con sfondo il campanile di Trissino.
Chiesetta di San Rocco.
  • Chiesa Parrocchiale Sant'Andrea, sorta come cappella della Pieve di San Martino di Brogliano, fu costruita nel 1530 con un'unica navata a 4 altari laterali. L'ultimo ampliamento risale al 1889, con la costruzione della cupola, dei transetti e dell'abside; il campanile fu demolito e ricostruito nel medesimo anno. Sul campanile si trova anche l'opera del trissinese Antonio Lora dedicata all'Arcangelo San Michele e restaurata da Gibo Perlotto.
  • Chiesa Parrocchiale di Selva, dedicata a Santa Maria Maddalena, risale agli inizi del Trecento. Nel 1870 fu completamente riedificata sull'area.
  • Chiesa Parrocchiale di San Benedetto, di probabile costruzione benedettina, nel 1875 venne completamente demolita per essere ricostruita; fu ampliata al termine della seconda guerra mondiale, nel 1945.
  • Chiesa Parrocchiale di Lovara, dedicata a San Pietro, è già nominata in un documento datato 1360.
  • Chiesetta del Motto, dedicata inizialmente a San Zenone, si hanno notizie certe di essa dal 1418. Fu restaurata nel 1713, ma l'aspetto attuale è dovuto ad una ristrutturazione del 1822, dopo anni di abbandono. Da quel momento fu dedicata alla Beata Vergine Maria di Monte Berico.
  • Chiesetta di San Rocco, costruita nel 1630 dalla comunità per scongiurare la pestilenza, fu restaurata nel 1941 e 1987.
  • Chiesa dedicata a San Pietro Apostolo, esempio dell'arte contemporanea, fu costruita per volere di Mons. Florindo Lucatello, Arciprete del paese vicentino, sostenuto dell'allora sindaco, dottor Luciano Rizzi, in occasione del Concilio Vaticano II, su progetto dell'architetto Antonio Nervi e dell'ingegnere Francesco Vacchini. Inaugurata nel 1971, è a pianta circolare di diametro di 50 metri; è coperta da un'unica calotta di cemento armato, decorata internamente da nervature che si incrociano geometricamente. Luminosità e ariosità sono date da una finestratura e da aperture rettangolari che danno luce alla conica cuspide.

Architetture civili

modifica
Villa Caliari Bassani Dalle Ore Buffa.
Entrata Villa inferiore Trissino.
  • Villa Trissino-Centomo, costruita tra il 1480 e il 1495, si suppone sia stata la più antica dimora della Famiglia Trissino ancora esistente; sul fronte vi è una targa del 1493 che ricorda il restauro rinascimentale e indica nel 1100 l'anno della fondazione dell'edificio (data non documentata).
  • Villa Trissino Panensacco-Guerrato, costruita tra il 1490 ed il 1510, possiede un giardino esterno ornato da statue della seconda metà del Seicento.
  • Villa Trissino Marzotto, notevole complesso monumentale composto di due entità: la villa Superiore, eretta ove sorgeva l'antico castello medievale di Trissino, e la villa Inferiore, costruita nel XVIII sec ad opera di Francesco Muttoni e bruciata per due volte. Dopo numerosi cambiamenti architettonici datati dal 1400 al 1800, si presenta ora come una delle più belle dimore del vicentino, ricca di luoghi suggestivi quali il Viale delle Cedraie, il Recinto della Cavallerizza e i Giardini.
  • Villa della Colombara Trissino-Marzotto, costruita nella prima metà del Cinquecento, possiede la settecentesca Chiesa di San Giuseppe, parte integrante della costruzione.
  • Villa Caliari Bassani Dalle Ore Buffa, costruita a partire dal 1674, possiede un ampio cortile con scalinate e statue.
  • Villa Dolza Cecchini Morosini, costruita nel 1905 sulle fondazione di una adiacenza di una villa gentilizia del XVII secolo, costruita nel 1683 e ampliata nel 1795 con l'edificazione delle adiacenze laterali, della quale vi è documentazione grafica e pittorica. Il 5 settembre 1918 la Contessa Dolza qui ricevette la visita del Generale Frederick Lambart, X Conte di Cavan che aveva presieduto la premiazione del Concorso Ippico di Trissino organizzato dal comando inglese.

}}

Eventi e feste

modifica
Chiesa di Lovara dedicata a San Pietro Apostolo.

A Trissino sono molto sentite le occasioni in cui i cittadini si radunano nelle sagre paesane. Ogni anno infatti si svolgono le seguenti sagre:

  • Sagra di Lovara (in giugno);
  • Sagra di San Benedetto (in luglio);
  • Sagra del Motto (a fine agosto);
  • Festa del Gnocco a Selva (inizio settembre);
  • Sagra del Rosario (in occasione del periodo di svolgimento del Rosario quotidiano, fine settembre).

Per qualche anno si è svolta anche la manifestazione Trissino sotto le stelle, una serata di gala a cui sono invitati i cittadini trissinesi che possono godere di una cena a pagamento sul piazzale del Municipio, opportunamente adornato.

Cosa fare

modifica
  • .


Acquisti

modifica
  • .


Come divertirsi

modifica

Spettacoli

modifica
  • . -->

Locali notturni

modifica
  • . -->


Dove mangiare

modifica

Prezzi modici

modifica
  • .

Prezzi medi

modifica
  • .

Prezzi elevati

modifica
  • .


Dove alloggiare

modifica


Sicurezza

modifica


Nei dintorni

modifica

Itinerari

modifica

Informazioni utili

modifica



CittàBozza: l'articolo rispetta il modello standard e ha almeno una sezione con informazioni utili (anche se di poche righe). Intestazione e piè pagina sono correttamente compilati.
  1. Template:Cita web
  2. Il Giornale di Vicenza, Le patate del Faldo, articolo del 7 settembre 2014: « [...] della patata di Selva di Trissino, o meglio del Monte Faldo, il cui disciplinare è definito da una “Deco” che abbraccia cinque Comuni: Trissino, Brogliano, Cornedo, Valdagno e Nogarole Vicentino. Il Faldo è la cima d'avvio della dorsale dei Lessini, che segna lo spartiacque tra le valli dell'Agno e del Chiampo: 807 metri di quota e molti boschi.»
  3. Template:Cita web
  4. Il giornale dell'ingegnere- architetto ed agronomo diretto da Raffaele Pareto, 1862, Piano per la regolazione del Guà e Frassione tip. degli ingegneri p. 476
  5. Template:Cita web
  6. Template:Cita web
  7. Template:Cita web
  8. Template:Cita web
  9. Template:Cita web