Maria Antonietta Tortola/Miranda

Miranda è un grazioso borgo della provincia di Isernia, in Molise, ricco di storia. Fondato prima dell’anno 1000, appartenne alla contea di Isernia nel periodo longobardo e a quella del Molise durante la dominazione normanna e sveva.

Nella seconda metà del 1200 una parte del feudo venne concessa a Giovanni De Guissa e l’altra parte ad Andrea D’Isernia da Carlo D’Angiò.  

Alla dinastia dei D’Isernia successe, nel 1445, quella dei Di Somma per opera della quale, nel 1493, iniziarono i lavori di costruzione della Chiesa madre Santa Maria Assunta.

Nel 1585 fu edificata la fontana urbana, sulla quale venne scolpito l’attuale stemma di Miranda raffigurante due torri accostate, che oggi si trova sulla facciata dell’ufficio postale, mentre prima era rappresentato su una delle porte che accedeva al castello, demolito nel 1950.  

Il feudo passò per altre dinastie, fino al 1807, anno in cui cesso il dominio ducale per essere assegnata al Distretto e Governo di Isernia  e contava più di 2000 abitanti. Nella prima metà dell’800 fu arricchito con artistici lampioni alimentati a petrolio e strade lastricare di caratteristiche selci bianche.

Ma fu verso la fine del secolo che avvenne la vera svolta, quando l’intero territorio di Miranda venne assegnato a 60 proprietari mirandesi.

Nel 1901 la popolazione ammontava a 2003 abitanti. A causa di questo aumento della popolazione, il castello, che sorgeva sul costone della Prece, venne incendiato allo scopo di utilizzare le sue pietre come base per la costruzione delle case.

In quel periodo il comune diede alle strade i nomi che hanno attualmente. Il primo conflitto mondiale del 1915 -1918 vide 28 vittime mirandesi e molti feriti. Nel 1924 il paese ebbe la luce elettrica e l’anno dopo festeggiò l’arrivo dell’acqua potabile della “Fonte della Noce”, grazie all’interessamento del sindaco Ruggero Labella.

Da questo periodo fino alla fine della seconda guerra mondiale la popolazione mirandese diminuì, anche a causa dell’emigrazione.

Tra il 1928 e il 1936, Miranda cessò di essere un comune autonomo e fu aggregato al comune di Isernia. Anche se i mirandesi versarono sangue per la propria patria durante la seconda guerra mondiale, il paese fortunatamente non venne scosso da bombardamenti, a differenza di Isernia, che venne distrutta sotto gli occhi di molti cittadini mirandesi.

I soldati tedeschi a quell’epoca, arrivarono comunque a Miranda, ma solo per rifornirsi di cibo, suini e bovini, sottratti alle poche persone rimaste in paese.