Marco Chemello Frigento | |
Stato | Italia |
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Regione | Campania |
Altitudine | 911 m s.l.m. |
Superficie | 38,04 km² |
Abitanti | 3 645 (2018) |
Nome abitanti | frigentini |
Prefisso tel | +39 0825 |
CAP | 83040 |
Fuso orario | UTC+1 |
Patrono | San Marciano |
Sito istituzionale |
Frigento è una città della Campania in provincia di Avellino nell'Irpinia.
Da sapere
modificaCenni geografici
modificaQuando andare
modificaCenni storici
modificaIl territorio di Frigento conta numerosi rinvenimenti di epoca paleolitica, principalmente realizzati in selce o in "pietra di Frigento", costituita fra l'altro da scisti silicei, peliti rosse silicizzate e marne silicizzate. Resti fossili animali, associati a manufatti umani testimoniano di un'antica frequentazione dell'area.
Il paese di Frigento emerse agli onori della storia nel 441; in quell'anno per volere del papa Leone Magno divenne sede della diocesi del meritevole vescovo Marciano (poi divenuto il santo patrono), che scelse questo lungo come eremo e luogo di preghiera. Con l'avvento dei Longobardi, grazie alla favorevole posizione geografica, Frigento divenne strategico luogo di difesa dei confini del ducato di Benevento finché, nel 988, un terremoto la distrusse.
Lentamente ricostruito, il borgo fu per secoli sotto il dominio dei potenti feudatari della vicina Gesualdo che ne mantennero la reggenza fino alla fine della loro discendenza. Successivamente il feudo venne ceduto alla famiglia Filangieri, quindi passò ai Caracciolo di Avellino che ne mantennero il dominio fino alla fine dei diritti feudali.
Nel volgere dei secoli, la storia di Frigento fu legata alla presenza della sede vescovile che rimase punto di riferimento religioso ed anche economico della comunità fino alla soppressione definitiva disposta nel 1818. Durante il Regno delle Due Sicilie fu sede di uffici istituzionali e capoluogo dell'omonimo circondario appartenente al distretto di Sant'Angelo de' Lombardi, nel quale figuravano inoltre i vicini centri di Gesualdo, Sturno, Torella dei Lombardi, Villamaina. Mantenne medesime prerogative anche dopo l'Unità d'Italia.
Il comune fa parte della Comunità montana dell'Ufita e dell'Unione dei comuni Terre dell'Ufita.
Come orientarsi
modificaL'abitato si sviluppa su tre alture che si alternano sul singolare massiccio collinare che caratterizza il territorio del comune.
Frazioni
modificaLe frazioni sono due:
- Pila ai Piani: la frazione sorge a 370 m s.l.m. e ha 876 abitanti. Vi si trova la chiesa di Santissima Maria Immacolata, del 1732. Nei pressi, in seguito a recenti scavi sono riemersi i resti di una villa romana.
- Pagliara: la frazione dista 1,56 km dal centro, sorge a 750 metri s.l.m. ed ha 1300 abitanti.
Come arrivare
modificaCome spostarsi
modificaCosa vedere
modificaNel centro storico, tra le anguste stradine intorno alla ex cattedrale, di rilievo gli edifici gentilizi con splendidi portali lavorati in pietra locale.
- 1 Chiesa madre di Santa Maria dell'Assunta (Ex Cattedrale). Edificio imponente ed austero sito alla sommità del colle di Frigento. È il luogo di culto più antico del paese. Interessante il museo archeologico sito nell'ipogeo del complesso monumentale con una pregiata collezione di oggetti di epoca romana.