Lauraa Maggii/Grantorto | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Veneto | |
Territorio | Italiano | |
Superficie | 14,1 chilometri quadrati km² | |
Abitanti | 4.530 | |
Nome abitanti | Grantortani | |
Prefisso tel | 049 | |
CAP | 35010 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Biagio e San Daniele | |
Posizione
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Grantorto è una città del Veneto.
Da sapere
modificaCenni geografici
modificaIl comune di Grantorto è situato nella pianura veneta nella zona delle risorgive. Posto a nord della provincia di Padova, dista circa 25 km dal capoluogo, bagnato dal fiume Brenta. Facilmente raggiungibile da Padova (SP 94) e da Vicenza (SS53).
Confina a:
nord con Carmignano di Brenta nord-est con Fontaniva est con San Giorgio in Bosco sud con Piazzola sul Brenta ovest con Gazzo nord-ovest con San Pietro in Gu
Cenni storici
modificaSono databili all'età Paleoveneta i resti degli edifici, delle urne cinerarie e delle monete romane che sono state rinvenute nella zona tra Piazzola, Presina, Carmignano, San Pietro in Gù e la stessa Grantorto. Di particolare interesse è il cippo gromatico trovato nei dintorni del paese che è stato datato presumibilmente tra il 49 a.C. e il primo secolo d.C. e che lascia presumere che nella zona fossero in corso dei lavori di centuriazione basati sulla via Postumia, la grande strada romana fatta costruire nel 148 a.C. da Postumio Albino.
Attorno al Mille solo Fontaniva (ricordata dal 1064) e Carturo, un villaggio a qualche chilometro più a sud, si presentavano come dei nuclei demici realmente significativi, mentre tutte le altre zone del Brenta e delle risorgive presentavano sporadici insediamenti umani. Nel Medioevo, nello spazio attualmente occupato dal comune di Grantorto, esistevano due piccoli villaggi, uno dei quali ricordato fin dal 1191 con il nome di Canfriolo. La zona nella quale si era stabilita questa comunità viene ancora oggi chiamata così dagli abitanti delle zone limitrofe, anche se tutt'oggi si trovano solo dei piccoli gruppi di case.[6]
Le invasioni barbariche che succedettero al crollo dell'Impero Romano portarono ad un significativo calo della popolazione delle zone della pianura e di conseguenza un progressivo abbandono della manutenzione dei boschi, dei pascoli, delle strade e delle opere di bonifica e arginatura del fiume Brenta. In quel periodo si stabilirono alcune nuove comunità straniere di Longobardi soprattutto in Val di Fara, luogo di particolare rilevanza strategica nel quale lasciarono evidente traccia del loro insediamento.
Come orientarsi
modificaFrazioni
modifica-Canfriolo
-Canola (Due Albere)
-Rossignolo
-Sant'Antonio
-Trentunmozzo (Sega)
Come arrivare
modificaIn aereo: atterrando nei vari aeroporti veneti (Venezia, Verona, Treviso)
modificaIn auto: è molto semplice dato che il comune è situato vicino all'autostrada e alle varie statali.
modificaIn treno: a Carmignano di Brenta si può arrivare con il treno e successivamente si possono brendere autobus.
modificaIn autobus: ci sono varie fermate disponibili.
modificaCome spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- Chiesa di San Biagio e San Daniele. Il primo impianto risale al XV secolo, durante i secoli la chiesa ha subito diversi ampliamenti. Il frontale è suddiviso in tre zone distinte da quattro lesene rastremate verso l'alto e poggia su quattro zoccoli marmorei; al centro in basso si apre il portale barocco e ai lati, entro due nicchie, sono presenti le due statue di Santa Maria Maddalena e di San Girolamo della scuola del Marinali (XVII secolo).
- Oratorio di San Carlo Canfriolo. In località Canfriolo, arrivando da via Dante Alighieri, sul margine destro della strada troviamo un capitello dedicato a san Carlo Borromeo: è ciò che rimane del seicentesco oratorio fatto erigere dalla Giovanni Malfatti nel 1635 per volere della sua famiglia e degli abitanti del posto.
- Chiesa di Sant'Antonio. La piccola chiesa dedicata a sant'Antonio venne edificata alla fine dell'Ottocento per volere degli abitanti della zona dopo una "dispendiosissima lite" territoriale con i Contarini e venne benedetta de Licentia Episcopi nel 1886 da don Gennaro Gennari. L'oratorio di Sant'Antonio è formato da un vano chiuso ad oriente da un'abside che si trova vicino alla sacrestia. Ha due porte, una che guarda alla strada e una a mezzogiorno ed è illuminato da due finestre. Sopra l'unico altare si trova la statua in legno di Sant'Antonio di Padova, salvata il secolo scorso da una delle tante piene del fiume Brenta. La Pro Loco di Grantorto organizza ogni anno la sagra in onore del Santo che viene festeggiato il 13 giugno.
- Mulino. Edificio già presente a Grantorto nel 1456 come risulta da alcune documentazioni dell'epoca.
Appartiene alla classe dei mulini di tipo romano, cioè l'ingranaggio è capace di moltiplicare per quattro, sei o otto volte il numero dei giri compiuti dalla ruota. Le documentazioni dei secoli precedenti riportano sempre il numero di tre ruote, collegate ad altrettanti palmenti (coppie di macine). Le parti in ferro delle ruote hanno un diametro di cinque metri e risalgono agli inizi del Novecento, la parte in legno è stata recentemente restaurata. Oggigiorno si possono vedere ancora due delle tre ruote in movimento. - Oratorio della Madonna delle Grazie. La storia dell'oratorio che viene ancora chiamato "el capiteo dea Madona dee Grassie" nasce nella primavera del 1901, quando a causa della forte grandine vennero completamente distrutte le messi e i vigneti. Così, come richiesta di protezione, venne iniziata la costruzione dell'oratorio. Nel 1910 e dopo la fine della prima guerra mondiale vennero eseguiti degli ampliamenti e nel 1920 venne dedicato alla Madonna della Grazia Divina.
Eventi e feste
modifica-Festa della Befana, notte del 5 gennaio
-Carnevale
-Lavori di una volta, la prima domenica di giugno
-Sagra di S.Antonio, la seconda domenica di giugno
-Notte bianca, giugno
-Sagra del Carmine, la seconda domenica di luglio
-Lake jump, agosto
-Capodanno
Cosa fare
modifica- Ciclopedonale del Brenta. Percorsi ciclistici lungo il fiume Brenta.
- Gita al Laghetto Finesso. Corsi e bacini d'acqua da visitare e piacevoli per passare una giornata all'aperto.
Come divertirsi
modifica- Parco del fiume Brenta. Parco naturale situato presso il fiume Brenta.
- Campo sportivo di Grantorto.
Dove mangiare
modificaPrezzi medi
modifica- Pizza Focus, Via Roma, 2, 35010 Grantorto PD. 1-10€.
- Impasti, Via Regina Margherita, 42, 35010 Grantorto PD. 20-30€.