Brinzio: differenze tra le versioni

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| wikipedia=Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Brinzio) | wikidata=Q3668346
| descrizione=Le prime testimonianze dell'esistenza della chiesa di Brinzio, risalgono al 1197. Aveva una sola navata, tre altari, un campanile e all'esterno un cimitero. Resto più evidente della vecchia chiesa è un affresco del 1607, affacciato sulla piazza prospiciente. Sul finire del Settecento, il parroco ne avviò i lavori per la ricostruzione e l'ampliamento, ricostruendo il tetto e allargando la chiesa. Il progetto era in stile eclettico. Nel 1779 si celebrò la consacrazione, effettuata dal vescovo di Como. Nel corso dell'Ottocento e del Novecento si susseguirono vari lavori di ampliamento e miglioramento della chiesa: fu in questo periodo che venne posato l'organo. In particolare, nel 1903 fu riedificato il campanile, dotandolo di un nuovo concerto di cinque campane, e nel 1947 venne effettuato un restauro e un abbellimento generale di tutto l'edificio, che gli conferì l'attuale aspetto. Nel 2002, si attuò un ulteriore rinnovamento del campanile, con rifacimento della cupola in rame, restauro del globo dorato del pinnacolo e sostituzione di quadranti e lancette dell'orologio, rifatti secondo il disegno originale del 1903. Un ulteriore restauro dell'intero esterno della chiesa ha avuto luogo negli anni 2010, mentre nel 2022-2023 è stato integralmente restaurato l'organo, costruito attorno al 1876 dalla bottega di Eugenio Maroni Biroldi; la tradizione vuole che, risalenteverso alil 18761890, in occasione di una messa natalizia tale strumento sia stato suonato anche da Pietro Mascagni, che nell'occasione sarebbe accompagnato da due delle più celebri voci liriche italiane, Francesco Tamagno e Gemma Bellincioni. I tre, secondo la ''vulgata'', erano stati costretti a pernottare in canonica (ospiti dell'allora parroco don Giovanni Mascioni, che nel 1903 raccontò la storia sul supplemento del giornale "La Prealpina") a causa di un guasto alla carrozza con cui stavano rientrando dalla Valcuvia verso Varese.
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