lista di un progetto Wikimedia contenente i siti UNESCO in Iran
Questa è la lista dei Patrimoni mondiali dell'umanità presenti in Iran al 2023.
Introduzione
modificaL'Iran ha accettato la Convenzione UNESCO per i Beni dell'Umanità il 23 febbraio 1975.
Lista dei patrimoni dell'umanità
modificaSito | Anno | Tipo Criteri | Immagine Scheda | ||||||||||||||||||||
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1 Choqa zanbil | 1979 | Culturale (iii)(iv) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Le rovine della città santa del regno elamita, circondate da tre enormi cicli di mura concentriche sono state rinvenute nel sito archeologico di Choga zanbil. Fondata nel 1250 a.C., la città è rimasta incompleta dopo l'invasione di Ashurbanipal, secondo quanto dimostrano migliaia di mattoni lasciati sul sito. | |||||||||||||||||||||||
2 Piazza Naqsh-e jahàn a Esfahan | 1979 | Culturale (i)(v)(vi) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Costruita dallo scià Abbas I il grande all'inizio del XVII secolo e circondata su tutti i lati da edifici monumentali collegati da una serie di arcate a due piani, il sito è noto per la presenza di alcune celebri attrazioni come la moschea reale, la moschea dello sceicco Lotfollah, il portico di Qaysariyyeh e il palazzo timurride del XV secolo. Sono testimonianze d'incredibile valore sul livello culturale e sociale raggiunto dalla Persia in epoca safavide. | |||||||||||||||||||||||
3 Persepoli | 1979 | Culturale (i)(iii)(vi) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Fondata da Dario I nel 518 a.C., Persepoli fu la capitale del regno achemenide. La città si basava su una terrazza semi-artificiale di enormi dimensioni su cui il Re dei Re fece costruire un impressionante palazzo ispirato ai modelli della Mesopotamia. L'importanza e stato di conservazione delle rovine rendono Persepoli un sito archeologico unico al mondo. | |||||||||||||||||||||||
4 Takht-e Soleyman | 2003 | Culturale (i)(ii)(iii)(iv)(vi) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Il sito archeologico di Takht-e Soleyman nel Nord-Ovest dell'Iran è situato in una valle in una regione vulcanica. Il sito include i principali santuari dello zoroastrismo, in parte ricostruiti nel periodo dell'Ilkhanato, la dominazione mongola del XIII secolo, e un tempio del periodo sasanide (VI-VII secolo) dedicato ad Anahita. Il sito ha un'importanza simbolica enorme. Il design del tempio del fuoco, del palazzo e quello degli altri edifici in generale è il prototipo di molta architettura islamica successiva. | |||||||||||||||||||||||
5 Pasargadae | 2004 | Culturale (i)(ii)(iii)(iv) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Pasargadae è stata la prima capitale della dinastia dell'impero achemenide, fondata da Ciro II il Grande, in Pars, patria dei persiani, nel VI secolo a.C. I suoi palazzi, i giardini e il mausoleo di Ciro sono esempi eccellenti della prima fase dell'arte e dell'architettura achemenide e costituiscono testimonianze eccezionali della civiltà persiana. Vestigia particolarmente degne di nota in questo sito di 160 ettari sono: il Mausoleo di Ciro II; Tall-e Takht, una terrazza fortificata, e un complesso comprendente gli edifici di ingresso ai palazzi reali, una sala delle udienze, il palazzo residenziale del re e alcuni giardini. Pasargadae è stata la capitale del primo grande impero multiculturale in Asia occidentale. Esteso dal Mediterraneo orientale ed Egitto sino al fiume Hindu, è considerato il primo impero che si basò sul rispetto della diversità culturale dei suoi diversi popoli. Ciò si è riflesso in architettura in opere che uniscono e armonizzano diversi stili e caratteristiche. | |||||||||||||||||||||||
6 Bam e il suo paesaggio culturale | 2004 | Culturale (ii)(iii)(iv)(v) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Bam si trova in un ambiente desertico sul bordo meridionale dell'altopiano iraniano. Le origini di Bam si possono far risalire al periodo achemenide (VI-IV secolo a.C.). Il suo periodo di massimo splendore fu dal VII al XI secolo, momento in cui la città si trovò al crocevia di importanti vie commerciali e divenne nota per la produzione di capi in seta e cotone. La vita nell'oasi si basava sui canali di irrigazione sotterranei, i qanat, di cui Bam ha conservato alcuni degli esempi più antichi dell'Iran. Arg-e Bam è l'esempio più rappresentativo di una città medievale fortificata costruita con la tecnica locale utilizzando strati di fango sovrapposti (Chineh). | |||||||||||||||||||||||
7 Il mausoleo di Soltaniyeh | 2005 | Culturale (ii)(iii)(iv) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Il mausoleo di Oljaytu è stato costruito nel 1302-12 nella città di Soltaniyeh, capitale della dinastia ilkhanide, durante la dominazione mongola. Situato nella provincia di Zanjan, Soltaniyeh è uno degli esempi notevoli delle conquiste dell'architettura persiana e un monumento chiave nello sviluppo dell' architettura islamica nel paese. L'edificio ottagonale è sormontata da una cupola di 50 m di altezza rivestito in turchese-azzurro ceramica e circondato da otto minareti di piccolo diametro. È il primo esempio al mondo di cupola a doppio guscio in Iran. La decorazione interna del mausoleo è anch'essa eccezionale e studiosi come A.U. Pope hanno descritto l'edificio come un anticipatore del Taj Mahal. | |||||||||||||||||||||||
8 Iscrizioni di Bisotun | 2006 | Culturale (ii)(iii) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Bisotun si trova lungo l'antica rotta commerciale che collegava l'altopiano iranico con la Mesopotamia e presenta tracce che spaziano dalla preistoria all'epoca dei Medi, dalla dinastia achemenide e sassanide fino all'ilkhanato. Il monumento principale di questo sito archeologico è il bassorilievo con le iscrizioni cuneiformi ordinato da Dario I il Grande quando prese possesso dell'impero persiano nel 521 a.C. Il bassorilievo raffigura Dario che tiene un arco, segno di sovranità, e calpesta il petto di un personaggio sdraiato sulla schiena di fronte a lui. Secondo la leggenda, la figura rappresenta Gaumata, il pretendente al trono dei Medi, il cui assassinio ha portato Dario al potere. Sotto e intorno ai bassorilievi ci sono circa 1.200 linee di iscrizioni che raccontano la storia delle battaglie che Dario condusse tra il 521-520 a.C. contro i governatori che assalirono l'impero fondato da Ciro. L'iscrizione è trilingue. La più antica è un testo elamita riportante le leggende che descrivono il re e le ribellioni. Questo testo è seguito da una versione babilonese di legende simili. L'ultima parte dell'iscrizione è particolarmente importante, in quanto è qui che Dario ha introdotto per la prima volta la versione in antico persiano delle sue res gestae (le cose fatte, ovvero le sue opere). Questa è l'unica testimonianza di un testo monumentale achemenide che documenta l'impegno di Dario nel ricostruire e rinforzare l'impero. Il testo in persiano testimonia anche l'interscambio culturale , così importante nello sviluppo dell'arte monumentale e della cultura (soprattutto quella letteraria) in questa regione dell'impero persiano. Ci sono anche reperti del periodo mediano (VIII-VII secolo a.C.), così come altri del periodo achemenide (VI-IV secolo a.C.) e testimonianze post-achemenidi. | |||||||||||||||||||||||
9 Insediamenti monastici armeni | 2008 | Culturale (ii)(iii)(vi) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Il complesso dei monasteri armeni dell'Iran, nella parte nord-ovest del paese, si compone di tre monasteri di rito cristiano armeno: San Taddeo e San Stefano e la Cappella di Dzordzor. Questi edifici - il più antico dei quali, San Taddeo, risale al VII secolo - sono esempi dell'eccezionale valore universale delle tradizioni architettoniche e decorative armene. Testimoniano interscambi molto importanti con le altre culture regionali, in particolare tra quelle bizantina, ortodossa e persiana. Situato ai margini sud-est di quello che viene definito "spazio culturale armeno", i monasteri costituivano un importante centro per la diffusione di quella cultura nella regione. Sono gli ultimi resti ben conservati di questa originale cultura nella regione. Inoltre, come luoghi di pellegrinaggio, i complessi monastici sono testimoni viventi delle tradizioni religiose armene attraverso i secoli. | |||||||||||||||||||||||
10 Storico sistema idraulico di Shushtar | 2009 | Culturale (i)(ii)(v) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Shushtar, storico sistema idraulico, iscritto nelle liste UNESCO come un capolavoro del genio creativo umano, può essere fatto risalire a Dario il Grande, V secolo a.C. Il sistema prevedeva la realizzazione di due canali principali di diversione sul fiume Karun, uno dei quali, il Gargar, è ancora in uso e fornisce acqua alla città di Shushtar tramite una serie di gallerie da cui prendono acqua anche i mulini circostanti. Il Gargar forma una splendida scogliera da cui l'acqua si riversa attraverso spettacolari cascate in bacino sottostante. Si giunge poi nella pianura a sud della città, dove grazie all'acqua dei canali è stata possibile la messa a dimora di frutteti e aziende agricole biologiche su una superficie di 40.000 ettari nota come Mianâb (Paradiso). Qui si incontrano luoghi notevoli compreso il castello Salâsel, il centro di funzionamento dell'intero sistema idraulico, la torre in cui si monitora il livello dell'acqua, dighe, ponti, bacini e mulini. L'intero complesso idraulico testimonia il know-how degli elamiti e dei popoli mesopotamici, nonché le influenze e commistioni di culture esterne come i nabatei e i romani. | |||||||||||||||||||||||
11 Santuario e tomba dello sceicco Safī al-Dīn | 2010 | Culturale (i)(ii)(iv) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Costruito tra l'inizio del XVI secolo e la fine del XVIII secolo, questo luogo di ritiro spirituale nella tradizione Sufi utilizza forme architettoniche tradizionali iraniane atte a massimizzare lo spazio disponibile per ospitare una varietà di edifici (tra cui una biblioteca, una moschea, una scuola, mausolei, una cisterna, un ospedale, cucine, una panetteria, e alcuni uffici). Incorpora un percorso diviso in sette segmenti che culmina nel santuario dello sceicco. Il numero dei segmenti è intenzionale e rispecchia i sette stadi del misticismo Sufi, separati da otto porte, che rappresentano gli otto atteggiamenti del Sufismo. Il complesso comprende facciate e interni riccamente decorati e ben conservati e una notevole collezione di manufatti antichi. Il sito costituisce un raro insieme di elementi dell'architettura islamica medievale. | |||||||||||||||||||||||
12 Bazar storici di Tabriz | 2010 | Culturale (ii)(iii)(iv) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Tabriz è stato un luogo di scambio culturale fin dall'antichità e il complesso del suo storico bazar è uno dei più importanti centri commerciali sulla Via della Seta. Il bazaar storico è costituito da una serie di edifici in mattoni, interconnessi tra colo, e spazi chiusi utilizzati per diverse funzioni. La città e il suo mercato prosperavano ed erano famosi già nel XIII secolo, quando la città, nella provincia dell'Azerbaijan orientale, divenne la capitale del regno safavide. Tabriz ha perso il suo status di capitale del XVI secolo, ma è rimasta importante come un centro commerciale fino alla fine del XVIII secolo, quando iniziò l'espansione del potere ottomano nella regione. Si tratta di uno degli esempi più completi del sistema tradizionale commerciale e culturale dell'Iran. | |||||||||||||||||||||||
13 Giardino persiano | 2011 | Culturale (i)(ii)(iii)(iv)(vi) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Il sito UNESCO comprende nove giardini in altrettante province. Essi esemplificano la diversità degli stiili tipici del giardino persiano che si sono evoluti e adattati alle diverse condizioni climatiche, pur mantenendo i principi che hanno le loro radici nei tempi di Ciro il Grande, nel VI secolo a.C. Sempre divisi in quattro settori, con l'acqua come elemento che gioca un ruolo importante sia per l'irrigazione che a livello estetico, il giardino persiano è stato concepito per simboleggiare l'Eden e i quattro elementi zoroastriani di cielo, terra, acqua e piante. Questi giardini, risalenti a periodi diversi dal VI secolo a.C., dispongono anche di edifici, padiglioni e mura, oltre a sofisticati sistemi di irrigazione. Essi hanno influenzato l'arte della costruzione dei giardini non solo in Medio Oriente ma anche in India e Spagna. | |||||||||||||||||||||||
14 Moschea del Venerdì (Masjed-e Jāmé) di Esfahan | 2012 | Culturale (ii) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Situato nel centro storico di Esfahan, la Masjed-e Jame ('Moschea del Venerdì') può essere vista come una illustrazione mozzafiato dell'evoluzione dell'architettura delle moschee in oltre dodici secoli, a partire dall'841. È il più antico edificio preservato del suo tipo in Iran e un prototipo per i progetti delle moschee successive in tutta l'Asia centrale. Il complesso, che copre più di 20 ettari, è anche il primo edificio islamico che ha adattato caratteristiche proprie dei palazzi sassanidi, incorporandole in un'opera religiosa islamica. Le sue cupole a scaglie con doppio guscio rappresentano un'innovazione architettonica che ha ispirato i costruttori in tutta la regione. Il sito è arricchito anche da notevoli elementi decorativi rappresentanti degli sviluppi stilistici in più di mille anni di arte islamica. | |||||||||||||||||||||||
15 Gonbad-e Qābus | 2012 | Culturale (i)(ii)(iii)(iv) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Questa tomba alta 53 metri fu costruita nel 1006 per il colto Qabus Ibn Voshmgir, legislatore di Ziyarid, vicino alle rovine dell'antica città di Jorjan nel nord-est dell'Iran. Il monumento testimonia lo scambio culturale tra i nomadi dell'Asia centrale e l'antica civiltà dell'Iran. La torre è l'unica testimonianza rimasta di Jorjan, un ex centro delle arti e della scienza, distrutto durante l'invasione dei mongoli nei secoli XIV e XV. Si tratta di un esempio eccezionale e tecnologicamente di architettura islamica che ha influenzato l'edilizia religiosa in Iran, Anatolia e in gran parte dell'Asia centrale. Costruita in mattoni cotti smaltati con intricate forme geometriche, il monumento si erge a forma di cilindro affusolato con un diametro di 17-15,5 m, sormontato da un tetto di mattoni a forma conica. La torre illustra lo sviluppo della matematica e della scienza nel mondo musulmano a cavallo del primo millennio d.C. | |||||||||||||||||||||||
16 Palazzo del Golestan | 2013 | Culturale (i)(ii)(iii)(iv) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Il sontuoso palazzo del Golestan è un capolavoro della dinastia Qajar. Particolarmente interessante in questo edificio è il tentativo molto ben riuscito di integrazione delle tecniche tradizionali persiane con le influenze provenienti da occidente. Il palazzo fortificato, uno dei più antichi edifici di Teheran diventò sede della famiglia regnante Qajar che salì al trono nel 1779 e fece di Teheran la capitale della nazione. Circondato da giardini e piscine, il palazzo presenta elementi riconducibili all'architettura del XIX secolo. Assunto a modello per l'architettura iraniana dei secoli successivi, il palazzo del Golestan è un esempio straordinario di centro artistico e culturale di quel periodo. | |||||||||||||||||||||||
17 Shahr-i Sokhta | 2014 | Culturale (ii)(iv) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Shahr-i Sokhta, il cui nome tradotto significa "Città bruciata", è situata in un punto in cui le antiche strade dell'età del Bronzo si incontravano nella pianura iraniana. I resti degli edifici in argilla testimoniano l'emergere di una delle prime complesse ed organizzate civiltà dell'Iran occidentale. Fondata nel 3200 a.C. la città fu popolata per almeno quattro dinastie fino al 1800 a.C. Di quest'ultimo periodo rimane traccia nella divisione di Shahr-e Sokhta in settori, quasi a voler essere dei quartieri, ciascuno ospitante alcuni edifici, case, luoghi di sepoltura e ricchi ognuno di reperti archeologici. Nella prima parte del secondo millennio a.C. la deviazione del corso dei fiumi e i cambiamenti climatici portarono all'abbandono della città. Le strutture, i luoghi di sepoltura e un gran numero di manufatti rimasero sepolti per moltissimo tempo, preservati dall'aridità del clima desertico, il che rende il sito per gli archeologi moderni un'incredibile fonte di informazioni riguardo queste antiche e primitive società oltre a fornire prove di grande importanza sugli scambi e i contatti tra i diversi popoli della regione durante il terzo e secondo millennio a.C. | |||||||||||||||||||||||
18 Paesaggio culturale di Maymand | 2015 | Culturale (v) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Maymand è una zona semi-arida autosufficiente alla fine di una valle all'estremità meridionale delle montagne centrali iraniane. Gli abitanti del villaggio sono agro-pastori semi-nomadi. Crescono i loro animali sui pascoli di montagna, vivendo in insediamenti temporanei in primavera e in autunno. Durante i mesi invernali vivono più a valle in case-grotte scavate nella roccia tenera (kamar), una forma insolita di abitazioni in un ambiente secco del deserto. Queste colture sono un esempio di un sistema che sembra essere stato più diffuso in passato e ha coinvolto il movimento di persone piuttosto che di animali. | |||||||||||||||||||||||
19 Susa | 2015 | Culturale (i)(ii)(iii)(iv) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Situata nel sud-ovest dell'Iran, nei Monti Zagros inferiori, il patrimonio comprende un gruppo di tumuli archeologici che si ergono sul lato orientale del fiume Shavur, così come il palazzo di Ardeshir, sulla sponda opposta del fiume. I monumenti architettonici scavati comprendono strutture amministrative, residenziali e sontuose. Susa contiene diversi strati di insediamenti urbani sovrapposti in una successione continua dal tardo V millennio a.C. fino al XIII secolo d.C. Il sito ha una testimonianza eccezionale delle tradizioni culturali elamite, persiane e dei Parti, che sono in gran parte scomparse. | |||||||||||||||||||||||
20 Il qanat persiano | 2016 | Culturale (iii)(iv) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
In tutte le regioni aride dell'Iran, gli insediamenti agricoli e permanenti sono supportati dall'antico sistema qanat che consiste nell'intercettare le falde acquifere alluvionali ai capi delle valli e condurre l'acqua lungo i tunnel sotterranei per gravità, spesso su molti chilometri. Gli undici qanat che rappresentano questo sistema comprendono aree di sosta per lavoratori, serbatoi d'acqua e mulini ad acqua. Il tradizionale sistema di gestione comunale ancora in vigore consente una condivisione e una distribuzione dell'acqua equa e sostenibile. I qanat forniscono testimonianze eccezionali di tradizioni culturali e civiltà nelle aree desertiche con un clima arido. | |||||||||||||||||||||||
21 Deserto di Lut | 2016 | Naturale (vii)(viii) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Il Deserto di Lut, o Dasht-e-Lut, si trova nel sud-est del Paese. Tra giugno e ottobre, quest'arida area subtropicale è spazzata da forti venti, che trasportano i sedimenti e causano erosione eolica su scala colossale. Di conseguenza, il sito presenta alcuni degli esempi più spettacolari di yardang (massicci crinali ondulati) creati dal vento. Contiene anche ampi deserti pietrosi e campi di dune. La proprietà rappresenta un eccezionale esempio di processi geologici in corso. | |||||||||||||||||||||||
Città storica di 22 Yazd | 2017 | Culturale (iii)(v) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
La città di Yazd si trova nel mezzo dell'altopiano iranico, 270 km a sud est di Esfahan, vicino alle strade delle spezie e della seta. Porta testimonianze viventi all'uso di risorse limitate per la sopravvivenza nel deserto. L'acqua viene fornita alla città attraverso un sistema qanat sviluppato per attingere l'acqua sotterranea. L'architettura terrestre di Yazd è sfuggita alla modernizzazione che ha distrutto molte città tradizionali, conservando i suoi quartieri tradizionali, il sistema qanat, case tradizionali, bazar, hammam, moschee, sinagoghe, templi zoroastriani e lo storico giardino di Dolat-abad. | |||||||||||||||||||||||
Sito archeologico sassanide della regione di Fars | 2018 | Culturale (ii)(iii)(v) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Gli otto siti archeologici situati in tre aree geografiche nel sud-est della provincia di Fars: Firuzabad, Bishapur e Sarvestan. Le strutture fortificate, i palazzi e le piante cittadine risalgono ai primi e ai tempi più recenti dell'Impero sasanide, che si estendeva attraverso la regione dal 224 al 658 d.C. Tra questi siti è la capitale costruita dal fondatore della dinastia, Ardashir Papakan, nonché una città e le strutture architettoniche del suo successore, Shapur I. Il paesaggio archeologico riflette l'utilizzo ottimizzato della topografia naturale e testimonia l'influenza di Achaemenid e tradizioni culturali partiche e di arte romana, che hanno avuto un impatto significativo sull'architettura dell'era islamica. | |||||||||||||||||||||||
Foreste ircane | 2019, 2023 | Naturale (ix) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Le foreste ircane formano un massiccio boscoso unico che si estende per 850 km lungo la costa meridionale del Mar Caspio. La storia di queste foreste di latifoglie risale a 25/50 milioni di anni fa, quando coprivano la maggior parte di questa regione temperata del nord. Queste antiche aree forestali si ritirarono durante le glaciazioni quaternarie e poi si espansero di nuovo man mano che il clima si faceva più mite. La loro biodiversità floristica è notevole: il 44% delle piante vascolari conosciute in Iran si trovano nella regione dell'Ircania, che copre solo il 7% del Paese. Ad oggi, sono state registrate 180 specie di uccelli tipiche delle foreste temperate a foglia larga e 58 specie di mammiferi, tra cui l'iconico leopardo persiano (Panthera pardus tulliana). | |||||||||||||||||||||||
Paesaggio culturale di Hawraman/Uramanat | 2021 | Culturale (iii)(v) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Il paesaggio remoto e montuoso di Hawraman/Uramanat testimonia la cultura tradizionale del popolo Hawrami, una tribù agropastorale curda che abita la regione dal 3000 a.C. circa. La proprietà, nel cuore dei Monti Zagros nelle province di 38 Kurdistan e 39 Kermanshah lungo il confine occidentale dell'Iran, comprende due componenti: la valle centro-orientale (Zhaverud e Takht, nella provincia del Kurdistan); e la valle occidentale (Lahun, nella provincia di Kermanshah). Il modo di abitare l'uomo in queste due valli si è adattato nel corso dei millenni all'aspro ambiente montuoso. Progettazione e architettura a più livelli in forte pendenza, giardinaggio su terrazze a secco, allevamento di bestiame, e la migrazione verticale stagionale sono tra le caratteristiche distintive della cultura locale e della vita del popolo semi-nomade Hawrami che abita nelle pianure e negli altopiani durante le diverse stagioni di ogni anno. La loro presenza ininterrotta nel paesaggio, caratterizzato anche da un'eccezionale biodiversità ed endemismo, è testimoniata da utensili in pietra, grotte e ripari sotto roccia, tumuli, resti di insediamenti permanenti e temporanei, e officine, cimiteri, strade, borghi, castelli e di più. I 12 villaggi inclusi nella proprietà illustrano le risposte in evoluzione del popolo Hawrami alla scarsità di terra produttiva nel loro ambiente montuoso attraverso i millenni. che è anche caratterizzato da un'eccezionale biodiversità ed endemismo, è testimoniato da strumenti in pietra, grotte e ripari sotto roccia, tumuli, resti di insediamenti permanenti e temporanei, e officine, cimiteri, strade, villaggi, castelli e altro ancora. | |||||||||||||||||||||||
40 Ferrovia transiraniana | 2021 | Culturale (ii)(iv) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
La ferrovia transiraniana collega il Mar Caspio a nord-est con il Golfo Persico a sud-ovest attraversando due catene montuose, fiumi, altopiani, foreste e pianure e quattro diverse aree climatiche. Iniziata nel 1927 e completata nel 1938, la ferrovia lunga 1.394 chilometri è stata progettata ed eseguita in una proficua collaborazione tra il governo iraniano e 43 imprenditori edili di molti Paesi. La ferrovia è notevole per le sue dimensioni e le opere di ingegneria necessarie per superare percorsi ripidi e altre difficoltà. La sua costruzione ha comportato un ampio taglio delle montagne in alcune zone, mentre il terreno accidentato in altre ha dettato la costruzione di 174 grandi ponti, 186 piccoli ponti e 224 gallerie, di cui 11 a spirale. A differenza della maggior parte dei primi progetti ferroviari, la costruzione della ferrovia transiraniana è stata finanziata dalle tasse nazionali per evitare investimenti e controlli stranieri. | |||||||||||||||||||||||
Caravanserraglio persiano | 2023 | Culturale (ii)(iii) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
I caravanserragli erano locande lungo la strada che fornivano riparo, cibo e acqua alle carovane, ai pellegrini e ad altri viaggiatori. I percorsi e l'ubicazione dei caravanserragli erano determinati dalla presenza dell'acqua, dalle condizioni geografiche e da problemi di sicurezza. I cinquantaquattro caravanserragli della proprietà sono solo una piccola percentuale dei numerosi caravanserragli costruiti lungo le antiche strade dell'Iran. Sono considerati gli esempi più influenti e preziosi dei caravanserragli dell'Iran, rivelando una vasta gamma di stili architettonici, adattamento alle condizioni climatiche e materiali da costruzione, diffusi su migliaia di chilometri e costruiti nel corso di molti secoli. Insieme, mostrano l'evoluzione e la rete di caravanserragli in Iran, in diverse fasi storiche. | |||||||||||||||||||||||
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