Orte
Centro storico di Orte
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Orte
Sito istituzionale

Orte è una città del Lazio.

Da sapere

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Molti autori antichi (Plinio il Giovane, NH, III, 52; Virgilio, Aen. VII, 716), medievali e rinascimentali (Carrasino, Città e terre d'Italia) hanno scritto sul nome di Orte. L'ipotesi settecentesca, oramai non credibile per le osservazioni fatte dal Momigliano (La formazione della moderna storiografia sull'Impero romano, in Rivista stor. ital., 5a, I, 1936), sulle origini del toponimo Orte fatta da Giusto Fontanini nel celebre De Antiquitatibus Hortae Coloniae Etruscorum (edizione 1723), è che Orte, come altre città dell'Etruria, derivi la sua origine dalla migrazione dei Pelasgi, (?) popolo errante che, lasciato il Peloponneso in seguito alla discesa degli Elleni, si insediò prima in Tessaglia, poi in Italia. La leggendaria migrazione sarebbe databile all'anno 1528 a.C. ("anno DCCLII ante", ovvero 752 anni prima della prima Olimpiade). Il nome sarebbe ripreso dall'antica Orthe o Orthi, città della Tessaglia da cui i Pelasgi provenivano.

La presa di Troia per mano degli achei sarebbe dunque avvenuta 344 anni dopo la fondazione di Orte, che, già fiorente, poté mandare in aiuto a Turno, re dei Rutuli, le "Hortinae classes" di virgiliana memoria (Eneide, Lib. 7 vers. 716): una vera flotta, e non eserciti, essendo Orte porto fluviale.

Cenni geografici

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Situata nel Viterbese, Orte confina con Amelia (Terni), Bassano in Teverina, Gallese, Giove (Terni), Magliano Sabina (Rieti), Narni (Terni), Otricoli (Terni), Penna in Teverina (Terni) e Vasanello.

Cenni storici

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Di antiche origini, Orte (Horta, Hortae, Hurta) è stata probabilmente colonia di Veio o di Tarquinia, città della federazione Etrusca.

Orte, situata appena a monte della confluenza del Nera nel Tevere, già importante porto fluviale (Ex Tuscis frumentum Tiberi venit: eo sustentata est plebs, Livio, Lib. II), divenne centro vitale della rete di comunicazione stradale romana con la costruzione della Via Amerina, nel 241-240 a.C., a seguito della presa di Falerii e la stabilizzazione del dominio romano a nord di Veio.

Orte costituisce, da allora e fino al XVI secolo, quando per volere di Papa Sisto V Peretti si procedette alla ricostruzione del ponte sulla Via Flaminia (Ponte Felice), il punto di attraversamento del Tevere a nord di Roma. Il ponte, prima ligneo, fu sostituito da ponte in muratura in età imperiale (cosiddetto "Ponte di Augusto", del quale ancora si possono ammirare le sostruzioni lungo il corso del fiume a nord-ovest della rupe).

Il tratto della Via Amerina che interessa il territorio ortano scende dal Castello di Bassano (oggi Bassano in Teverina) mediante un ripido tratto di strada, del quale è ancora oggi possibile scorgere, in una piacevole passeggiata, l'antico basolato. Giunti ai piedi dell'altipiano di Bassano, l'Amerina proseguiva, affiancata da un canale molto probabilmente navigabile (anche di esso, oggi fosso rurale, è possibile vedere i resti dell'opus quadratum che ne costituiva l'argine), fino a toccare il corso del Tevere, in prossimità dell'antico Porto fluviale di Seripola. Di qui procedeva parallela al fiume, fino al Ponte, dove avveniva l'attraversamento verso la cosiddetta Campagna Trasteverina (territorio ortano) e poi al territorio di Amelia. L'antico corso della Via Amerina è tuttora costellato di torri, risalenti al periodo bizantino (Corridoio Bizantino). Il ponte rimase funzionante per tutto il Medioevo, e acquistò ancor più interesse in seguito al crollo del Ponte di Narni, nel 1054.

Sin dall'VIII secolo con la donazione di Liutprando Orte è stata uno dei più antichi centri che fecero parte del primo nucleo dello Stato Pontificio.

Il periodo di maggior ricchezza per la città fu il tardo Medioevo, nel quale essa seppe conquistare notevole autonomia e indipendenza. Conservando la sede episcopale (dal 453), con privilegio dell'elezione del proprio vescovo da parte del locale Capitolo, Orte assunse lo status di "libero comune" (di cui ancora oggi conserva testimonianza nei colori bianco e rosso del gonfalone) e si dotò di propri statuti, a disciplinare un complesso sistema di governo.

Il ponte andò ripetutamente distrutto, in seguito alle piene del fiume; Mons. Lando Leoncini ci narra di una prima parziale distruzione nella notte del 14 novembre 1514, il cui danno fu riparato con struttura lignea; una seconda il 2 dicembre 1524; una terza il 6 ottobre 1530, a seguito di piena assai violenta, che devastò le campagne circostanti. Il ponte non fu più ricostruito, stante il flagello della peste, che aveva già fiaccato la città nel 1486, e le continue alluvioni che segnarono il XVI secolo. Occorrerà anche considerare il periodo di profonda instabilità politica che si aprì in Italia dopo la morte di Lorenzo De Medici.

La comunità invocava san Cesareo diacono e martire contro le inondazioni del fiume e gli annegamenti (il santo, condannato ad essere annegato nel mare di Terracina, a Roma era invocato soprattutto contro le inondazioni del Tevere); infatti, ad Orte esisteva una chiesa dedicata al santo (scomparsa nel '500) e la Porta di San Cesareo – ancora esistente – che consentiva il collegamento tra il centro urbano ed il Tevere.

La scelta di Sisto V di privilegiare l'asse viario della Flaminia, con la costruzione di Ponte Felice sotto la rocca di Borghetto nel 1589 fu la più grave sconfitta politica della città, a scongiurare la quale non bastò l'influenza delle nobili famiglie ortane.

Da allora iniziò un periodo di lenta ma profonda decadenza, che culminò con la graduale perdita dello status di sede episcopale a favore di Civita Castellana (anche se, fino al riordino delle diocesi avvenuto nel XX secolo, che sancì il definitivo passaggio della sede a Civita Castellana, i vescovi alternarono i soggiorni nelle due sedi, continuando a firmarsi "Episcopus Hortanae et Castellanae Ecclesiae"). La Diocesi di Orte rimane oggi una sede vescovile titolare, mentre la Cattedrale di Santa Maria Assunta conserva lo status di concattedrale della Diocesi di Civita Castellana.

Solo con l'avvento della ferrovia e la costruzione della Ferrovia Roma-Ancona (Ferrovia Pio Centrale, inaugurata nel 1866, della quale Orte fu Stazione di Prima Classe), poi della Ferrovia Firenze-Roma, poi dell'Autostrada del Sole, infine della E45, di cui Orte rappresenta nodo strategico, la città torna ad avere il suo naturale protagonismo nella rete di trasporto italiana ed europea.

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Orte


Frazioni

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  • Baucche
  • Caldare
  • Orte Scalo
  • San Bernardino
  • San Michele
  • Scappia di Paglia
  • Stazione di Bassano in Teverina


Come arrivare

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In auto

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  • La Strada Provinciale 151 Ortana collega Orte con Bassano in Teverina e Viterbo;
  • Autostrada A1: uscire al casello di Orte;
  • La SS 675, dal casello A1 di Orte a Terni, è parte dell'itinerario europeo E45;

In treno

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Stazione di Orte
  • 42.437112.40891 Stazione di Orte (Orte Scalo). Stazione di Orte su Wikipedia stazione di Orte (Q3970360) su Wikidata


Come spostarsi

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Cosa vedere

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Architetture religiose

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  • 42.460412.3851 Concattedrale di Santa Maria Assunta, Piazza della Libertà. Dietro l'altare l'affresco dei santi protomartiri cristiani. Al terzo altare sulla destra, la statua lignea di Sant'Egidio - patrono di Orte - di Alfonso Gatti, abruzzese. Concattedrale di Santa Maria Assunta (Orte) su Wikipedia concattedrale di Santa Maria Assunta (Q2942564) su Wikidata
  • 42.4614212.385922 Chiesa di San Francesco. Del 1695, a navata unica. Prezioso, in forme barocche evidenti, l'ampio sipario che si apre sull'altare maggiore. Pregevoli le tele conservate all'interno, e notevole la pala d'altare raffigurante la Madonna della Misericordia. Annesso il chiostro. chiesa di San Francesco (Q123418281) su Wikidata
  • 42.4599312.387433 Chiesa di Sant'Agostino. È il risultato di una fusione tra la chiesa di Santa Croce e quella di Sant'Agostino (Vecchia); presenta due navate, è completamente aperta con tre arcate, che consentono la comunicazione tra le due chiese. Internamente vi sono altari dedicati alla Madonna del Rosario (opera di Giorgio da Orte), sito nell'abside ed a Sant'Egidio. chiesa di Sant'Agostino (Q55172717) su Wikidata
  • 42.4598212.386134 Chiesa di San Biagio. Appartenente all'omonima confraternita. D'origine romanica (1253), modificata nel 1757. È appartenuta all'Ospedale romano di Santo Spirito in Saxia del quale si conserva il simbolo, la croce di Lorena, sopra il portale d'ingresso. L'interno è spoglio. chiesa di San Biagio (Q60792397) su Wikidata

Architetture civili

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  • 42.4608112.384935 Palazzo vescovile, Via Giulio Roscio 10 (alla destra della concattedrale), +39 0761 267870, +39 379 2085237, . Visite guidate: Sab 9:00-13:00. Espone tele dal XVI al XX secelo. È presente anche l'archivio vescovile.
  • 42.4606812.385746 Antico Palazzo comunale (si affaccia sulla piazza principale della città). Attestato nel 1295. Sulla facciata sono posti tre stemmi: a destra quello di papa Clemente VII (1528), a sinistra quello di Paolo III (1535). Al centro, sul vecchio portale ingresso, l'antico stemma della città di Orte.
  • Palazzo dell'Orologio. Del XVII secolo, nasce come Palazzo del Podestà.
  • 42.4609912.385927 Palazzo Roberteschi. Da una torre originaria del XII secolo, il manufatto è del XVI secolo. È sede dell'Ente Ottava Medievale, centro culturale e biblioteca.
  • 42.45999512.3864328 Museo diocesano di Arte Sacra, Piazza Colonna 8 (ex chiesa di San Silvestro), +39 0761 267870, +39 379 2085237, . Gio-Ven 14:30-19:00, Sab-Dom 9:30-13:00 e 15:00-19:00. Qui sono esposte opere realizzate tra l'XIII e il XVI secolo (Taddeo di Bartolo, Piermatteo d'Amelia, Antonio del Massaro detto il Pastura, Cola da Orte e Frans van de Kasteele). Museo d’arte sacra di Orte (Q55360251) su Wikidata
  • 42.4605812.387079 Museo comunale civico archeologico, Via Piè di Marmo 181. È in fase di allestimento nell'antica chiesa di Sant'Antonio. Dovrebbe esporre i reperti rinvenuti negli scavi eseguiti ad Orte e nell'ambito del territorio comunale. Sarà articolato in tre sezioni: Etrusca (dalla fine del VI agli inizi del III secolo a.C.), Romana (dalla media Repubblica al tardo Impero) ed Alto Medioevo (dal VI all'XI secolo).
  • 42.4599112.3873110 Museo delle confraternite, Piazza del Popolo 11 (all'interno della grande sacrestia della chiesa di Santa Croce (già ospedale)). Gli oggetti devozionali esposti (XVII- - XVIII secolo) sono utilizzati il venerdì Santo per la processione del Cristo Morto. Tra tutte le opere spiccano la bara del 1722, il basamento dell'Addolorata (1886), la Madonna vestita del primo ottocento, due lampioni rossi settecenteschi, il bianco crocione seicentesco e una tavola cinquecentesca raffigurante Sant'Egidio. Altri manufatti di interesse storico sono i corredi devozionali delle singole confraternite. Dotato di un sistema automatico di guida permette la visione e la spiegazione delle opere e il loro utilizzo nella processione del venerdì santo.

Porte storiche

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  • 42.4605312.3826611 Porta del Vascellaro. Di età romana, in uso in epoca medievale. Negli edifici limitrofi sono incuneati frammenti decorativi longobardi. Al fianco sorge la piccola ex-chiesa di San Gregorio, che conserva all'interno affreschi della seconda metà del XV secolo. Interno, casa privata, non visitabile.
  • 42.4609412.3872112 Porta San Cesareo. Sorta nei pressi di una chiesa dedicata a San Cesareo (esistente nel 1337 e scomparsa alla fine del XVI secolo), fu costruita dal 1449, nel quadro delle opere di fortificazione della città. Porta di San Cesareo su Wikipedia Porta di San Cesareo (Q55830930) su Wikidata

Monumenti

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  • 42.45939312.38649213 Monumento ai Caduti. Monumento dedicato ai caduti della prima guerra mondiale. Monumento ai Caduti nella Grande Guerra (Q117021983) su Wikidata

Siti archeologici

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  • 42.457512.386914 Orte Sotterranea, Via Matteotti 45, +39 379 2085237, +39 0761 267870, . Suggestiva è la visita dei cuniculi che costituivano l'antico acquedotto di epoca etrusca, con fontane, cisterne e pozzi scavati nel basamento di tufo. Altre particolarità ipogee sono le colombaie ricavate nella parete prospiciente la valle del Tevere e il pozzo per la conservazione della neve, ove venivano custoditi i medicinali del locale ospedale. Orte Sotterranea su Wikipedia Orte Sotterranea (Q18288749) su Wikidata

Luoghi di interesse naturalistico

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Geograficamente nella Valle del Tevere, il territorio del comune di Orte è interessato da fenomeni di vulcanismo secondario. Le acque termali solfuree delle Capannelle (così chiamate dai capanni costruiti sopra le pozze, presenti fino alla costruzione della Piscina, oggi Terme di Orte) e le solfatare intorno al Fosso della Penna ne sono le principali manifestazioni.

La città è ricca di sorgenti naturali, che hanno costituito in passato un'importante risorsa pubblica, tra cui:

  • Fontana Antica (sita sull'altipiano di Castel Bagnolo). La principale fonte di approvvigionamento del pubblico acquedotto
  • Acqua del Galletto.
  • Fonte Zelli (Località Zelli, sulla strada Vasanellese). Sorgente naturale. Sgorga da un filone permeabile che attraversa i banchi di travertino. Dichiarata non potabile già negli anni ottanta.
  • Acqua della Breccia (località La Breccia (così detta per la presenza della cava di brecciolino, tuttora attiva)). sorgente di notevole portata. Dichiarata non potabile negli anni 2000.
  • Fonte di Buci (quasi a ridosso del Tevere, nei pressi del Mattatoio Comunale).
  • Fonte dell'Acqua Acetosa (presso l'antica chiesa di San Lorenzo). Consta di due sorgenti principali: la prima, a due canne, leggermente frizzante; la seconda, a minore portata, ferrosa e frizzante. Sono state potabili fino agli anni ottanta. L'antropizzazione del territorio circostante ne ha compromesso seriamente la potabilità.


Eventi e feste

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  • Processione del Cristo Morto. Si svolge ogni Venerdì Santo, ed è la più antica d'Italia nel suo genere. Risalente probabilmente agli inizi del Duecento ha conservato intatta la sua forma originaria, un corteo mesto e devoto che accompagna Cristo alla sepoltura. La processione vede la partecipazione delle nove Confraternite attuali (oggi riunite in un unico ente):
    1. Sant' Antonio Abate
    2. Santa Maria delle Grazie
    3. Madonna del Santissimo Rifugio dei Peccatori
    4. San Pietro
    5. Santissima Trinità
    6. Misericordia
    7. Santissimo Rosario (confraternita femminile)
    8. Santissimo Sacramento
    9. Santa Croce
    La più antica di esse è quella di Santa Croce, si hanno testimonianze della sua presenza in Orte fin dal 1159. Alla processione partecipano circa 500 confratelli. Le confraternite sfilano in ordine di antichità nelle loro divise caratteristiche. La partenza avviene dalla chiesa di Santa Croce. Nella piazza principale della città, la processione fa sosta. I confratelli, disposti a forma di cuore, dopo un pensiero spirituale del Vescovo intonano alcuni versetti del "miserere". Dopo aver percorso le vie del centro storico, fuori dalla chiesa di Sant'Agostino, i confratelli dedicano a Maria il canto dello Stabat Mater. Il rito si chiude con lo spezzare il pane del venerdì Santo, in segno di fraternità, nella vicina chiesa di Santa Croce.
    Un tempo la classe contadina credeva che se le candele che ornavano la bara e l'addolorata arrivassero in piazza tutte accese erano un buon presagio di un raccolto abbondante.
  • Festa patronale di Sant'Egidio. Come nell'antichità, ancor oggi è particolarmente solenne la grande processione che si svolge la sera del 31 agosto, vigilia della festa. Anticamente vi partecipavano tutte le magistrature cittadine e le sedici corporazioni delle arti. Attualmente la processione con l'immagine di Sant'Egidio, capolavoro di scultura quattrocentesca attribuita a Saturnino Gatti, si snoda per le vie del centro storico sorretta dai confratelli della compagnia di Santa Croce e preceduta da rappresentanze delle 7 contrade che vedono il loro gonfalone essere benedetto dal Vescovo al termine della processione. Con questo atto inizia l'Ottava di Sant'Egidio. Il Santo è celebrato come patrono di Orte dal 1501, così come riportato nel libro degli statuti. Ma la devozione verso di lui era assai più antica, infatti sappiamo che nel 1327 la Confraternita di Santa Croce lo adottò come proprio protettore.
  • Ottava di Sant'Egidio. È una festa di antica tradizione, resa solenne da Papa Bonifacio IX nel 1396 con la concessione delle stesse indulgenze della Porziuncola di Assisi, viene menzionata anche negli antichi statuti comunali. In quei giorni vengono rievocati giochi, musica, eventi della vita medievale. Il tutto corredato da mostre di ogni genere e cibi genuini che si possono gustare nelle tipiche taverne di contrada. L'ultimo giorno (coincidente sempre nella seconda domenica di settembre) si svolge il Palio. Un sontuoso corteo storico accompagna gli arceri sulla piazza principale per la disputa "dell'Anello d'Argento". La sera chiude la festa lo spettacolo degli sbandieratori. Ottava di Sant'Egidio su Wikipedia Ottava di Sant'Egidio (Q16585460) su Wikidata


Cosa fare

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Acquisti

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Come divertirsi

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Locali notturni

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Dove mangiare

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Prezzi medi

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  • 42.4606112.385651 Enoteca Dell'Ortezzina, Piazza della Libertà, +39 351 5530350. Vini locali e italiani e prodotti locali.
  • 42.4607112.384862 Trattoria Saviglia, Via Cavour 12, +39 0761 402249.


Dove alloggiare

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Sicurezza

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  • 42.4574612.386242 Carabinieri, Via Carlo Alberto Dalla Chiesa, +39 0761 402400.
  • 42.4599712.387293 Farmacia Comunale, Piazza del Popolo 15, +39 0761 493110.


Come restare in contatto

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Nei dintorni

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Orte è vicina a molte città interessanti ed è a breve distanza da Orvieto. Molti dei villaggi circostanti sono affascinanti.



Altri progetti

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CittàUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per consentire una breve visita alla città. Utilizza correttamente i listing (la giusta tipologia nelle giuste sezioni).