Chapinero è un distretto della città di Bogotá.

Chapinero
(Bogotá)
Calle 94 nel quartiere El Chicó
Localizzazione
Chapinero - Localizzazione
Stato
Regione
CAP

Da sapere modifica

Cenni storici modifica

 
Abitazioni private nel barrio María Cristina.
 
Villa sulla carrera 7

Chapinero deve il suo nome ad Antón Hero Cepeda, un calzolaio spagnolo, che sposò la figlia del maggior latifondista di Usaquén, ricevendone in dote una tenuta di centocinquanta ettari, situata ai margini del viale di circonvallazione strada che costeggia i monti orientali. La sua abitazione era situata nel luogo oggi occupata dalla stazione di benzina Esso, all'incrocio della carrera 59 con la calle settimo.

Poiché don Antón era un produttore di chapine, cioè scarpe con la suola di legno e cinturino in pelle, ideali per camminare nel fango, la zona ricevette il soprannome di 'Cha El Chapinero’.

Nell'ultimo periodo coloniale si stabilirono in zona altri artigiani, vasai e ceramisti per lo più, e dopo la proclamazione dell'indipendenza furono costruite ricche magioni di campagna in mezzo a vaste tenute. Nel 1885 fu adottato ufficialmente il nome di Chapinero. La Basilica di Nostra Signora di Lourdes fu consacrata nel 1875 e nel 1884 fu inaugurata la prima linea di tram trainati da cavalli provenienti dal centro.

Nel 1890 fu aperta l'avenida Caracas, percorsa dalla ferrovia che andava dalla stazione Sabana a Boyacá, nella regione di los Santanderes. La stazione di Chapinero era situata sull'attuale Calle 63.

Nel 1901 le strade di Chapinero furono dotate di illuminazione elettrica favorendone lo sviluppo dei commerci. Tuttavia la guerra dei mille giorni frenò ulteriori progressi.

Sempre ai primi del '900 cominciarono ad affluire in zona migliaia di campesinos per lavorare nelle locali fabbriche di mattoni (chircales). Non avendo mezzi finanziari a disposizione, i campesinos costruirono le prime abitazioni di fortuna abbarbicate sulle pendici dei cerros orientales. In quegli anni si trasferirono a Chapinero molte famiglie di ceto borghese medio-alto che cercavano scampo dalle frequenti epidemie che colpirono il centro a causa dalle sue scarse condizioni igieniche.

Nel 1910 la linea tranviaria fu elettrificata e nello stesso anno fecero la loro prima apparizione le prime automobili con motore a scoppio e i primi taxi. L'avenida Chile fu aperta nel 1920 e in breve tempo vi spuntarono palazzi di uffici e sedi di istituti finanziari. Nel 1927 fecero la loro apparizione i primi autobus urbani che nel 1951 sostituirono definitivamente il sistema tranviario e la linea ferroviaria per Boyacá.

Tra il 1945 e il 1950 si verificò un altro flusso migratorio di campesinos che questa volta fuggivano da situazioni di conflitto civile nelle campagne. Dato che le fabbriche di materiale edile (ladrilleras), stavano chiudendo, i campesinos si improvvisarono muratori, lavorando per le ricche famiglie che continuavano a giungere a Chapinero dal centro, non più in grado di garantire la sicurezza dei suoi abitanti.

Dopo i fatti del Bogotazo del 9 aprile 1948, Chapinero sostituì Teusaquillo come distretto delle classi ad alto reddito di Bogotá. Anche uffici e istituti bancari si trasferirono dal centro sull'avenida Chile e sulle altre arterie del quartiere "El Chicó".

Per tutta la seconda metà del XX secolo Chapinero continuò a crescere con l'inaugurazione di nuovi quartieri e di grossi centri commerciali, sostituendosi a Santa Fé anche in altri settori, come quello della vita notturna.

Alla fine del XX secolo Chapinero fu collegata al resto di Bogotá dalle linee di autobus veloci della TransMilenio.

Attualmente Chapinero si presenta come una zona di contrasti: pur comprendendo quartieri residenziali tra i più esclusivi di Bogotà, presenta zone deteriorate con fenomeni di prostituzione e contrabbando di droghe. Queste attività hanno indotto molte famiglie del posto a trasferirsi ancora più a nord, nei quartieri Chía e La Calera di Usaquén dove sono sorti anche alberghi.

Come orientarsi modifica

  Chapinero

A est Chapinero è delimitata dai contrafforti delle Ande orientali (Cerros Orientales). Gli altri confini sono costituiti dai seguenti assi viari:

  • Nord — La Calle 100 separa Chapinero dal distretto di Usaquén.
  • Sud — L'avenida 39 funge da separazione con il centro (distretto di Santa Fé).
  • Ovest — L'avenida Caracas (Autopista Norte) costituisce la linea di demarcazione con i distretti di Barrios Unidos e Teusaquillo.

Quartieri modifica

  • Zona T — Tra la calle 82 e la carrera 13 è dislocata la "Zona T", un'isola pedonale ove persone danarose vanno a fare shopping anche se non mancano ristoranti, bar e perfino sale da gioco per gli amanti dei giochi d'azzardo. La sua strada più famosa è Calle del Sol ove le vetrine dei negozi espongono abiti firmati.
  • Zona Rosa — Tra le calle 80 & 85 e le carreras 11 & 15 si estende la "Zona Rosa" che fa perno sul Parque de la 93 ed è parte del barrio "El Chicó". La zona Rosa è piena di alberghi di categoria superiore e discoteche frequentate dalla "gioventù dorata" di Bogotá e anche di locali gay. Nel giugno del 2006 il sindaco in persona Luis Eduardo Garzon dichiarò Chapinero, zona gay della capitale similmente a quanto accaduto al barrio madrileno di Chueca e con lo scopo di indurre a una sua rivalutazione. Chapinero non è infatti esente da problemi legati alla sicurezza; alcune sue zone sono frequentate da prostitute e drogati, il che ha indotto molti elementi della classe alta a cercare il proprio svago nei quartieri di Usaquén, come il barrio Chia e La Calera.


Come arrivare modifica

Gli autobus TransMilenio delle linee A e B transitano per l'avenida Caracas effettuando varie fermate in corrispondenza di Chapinero. Nodi importanti del trasporto su gomma sono la 4.66776-74.0604091 Stazione autobus urbani Héroes.   e la 4.654875-74.0630512 Stazione Flores.  

Come spostarsi modifica


Cosa vedere modifica

 
Nostra Signora da Lourdes
  • 4.64944-74.06251 Basilica di Nostra Signora da Lourdes (Basílica de Nuestra Señora de Lourdes).  
  • 4.6574-74.05842 Chiesa della Porziuncola (Iglesia de la Porciúncula), Calle 72, No 11-81 (Angolo carrera 11).  
  • 4.6739-74.044163 Museo del Chicó Mercedes de Pérez, Carrera 7a,. N° 93-01 angolo calle 93 (Chapinero). Il museo è ospitato all'interno dell'ex "hacienda del Chicó", un bell'esempio di arte coloniale. Le collezioni sono costituite da arredi, mobili, porcellane e quadri del XVIII secolo.  
  • 4.67694-74.04864 Parque de la 93, Calles 93 e 93a (Carrera 11a e 13).  
  • 4.6248-74.065 Parque nacional Enrique Olaya Herrera.  


Cosa fare modifica

  • 4.67424-74.05631 Parque urbano El Virrey.  


Acquisti modifica


Come divertirsi modifica

 
Teatro Libre


Dove mangiare modifica

Prezzi medi modifica

Prezzi elevati modifica

  • 4.6697-74.05354 La Brasserie, Carrera 13, No 85-35.   Lun-Dom 12:00-00:00.
  • 4.67749-74.0495 Salto del Ángel, Carrera. 13, #93A-45, +57 1 654 5455.   Lun-Mer 12:00-23:00, Gio-Sab 12:00-02:30, Dom 12:00-18:00. Ristorante di cucina colombiana/internazionale con musica dal vivo e disco dal giovedì al sabato.


Dove alloggiare modifica

Prezzi modici modifica

Prezzi medi modifica

Prezzi elevati modifica

 
EK Hotel, calle 90


Come restare in contatto modifica


Altri progetti

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