Utente:Topaz.zb/sandbox
Scheda tecnica
Titolo: Madonna (Virgo advocata)
Autore: Attribuito a due autori: Jacomart Baço / Antonello da Messina
Data di creazione: intorno al 1450
Collocazione: Como, Musei Civici, Palazzo Volpi
Provenienza accertata dalla Spagna (per le tecniche utilizzate dalla cultura
iberico-fiamminga)
Genere: Sacro e religioso
Dimensioni reali: cm 57x39
Tipo: Dipinto
Materiale: Olio su tavola
Bibliografia
Introduzione
La tavola fu donata al museo civico di Como nel 1905 da Giovanni Antonio Galli di
Rondineto, che l’aveva acquistata in occasione di un viaggio in Spagna. Al momento della
donazione il soggetto era identificato come «ritratto di monaca», ma in seguito è prevalsa
l’ipotesi di riconoscervi una Madonna annunciata. Più di recente, sulla scorta dell’età non
giovanile del volto della Vergine, è stato proposto di interpretarla come una Virgo advocata,
un’immagine mariana a cui ci si rivolge per l’ottenimento di grazie. Per quanto riguarda
l’attribuzione della tavola si riscontrano due diversi schieramenti. Da una parte gli studiosi
convinti che si tratti della prima opera di Antonello da Messina. Dall’altra, invece, gli esperti
propensi a ritenere l’opera di un pittore radicato nella cultura figurativa di Valencia, che a
queste date risente in larga misura dell’influenza della pittura delle Fiandre. L’utilizzo della
decorazione del fondo d’oro di punzoni è identico a quello utilizzato dai pittori attivi a
Valencia.
Cenni storici
Gli studiosi hanno due diverse opinioni sull’attribuzione di questa tavola: da una parte gli
studiosi pensano che si tratti di un'opera di Antonello da Messina, attratto dal maestro
napoletano Colantonio e dai dipinti fiamminghi e spagnoli raccolti a Napoli nella metà del
Quattrocento dal Re Alfonso d'Aragona.
Altri studiosi credono invece che l'opera venga direttamente da un autore spagnolo, il quale
soggiornò per un po' di tempo a Napoli, costituendo un punto di riferimento per gli artisti
locali.
Nel 1905 la tavola fu donata al Museo Civico di Como da Giovanni Antonio Galli di
Rondineto, che la acquistò in occasione di uno dei suoi viaggi in Spagna.
Descrizione
La Madonna, raffigurata a mezzo busto, leggermente girata di tre quarti, indossa un ampio
velo bianco e rivolge lo sguardo rivolto verso l'osservatore. La tavola è a fondo oro con
decorazioni punzonate a motivi vegetali nella zona dell’aureola. In basso è dipinto un
cartiglio con l’iscrizione: Ave Maria Gra[tia] Plena. Il retro della tavola è stato utilizzato
successivamente da un artista non noto. Vi si trova infatti una scena di difficile decifrazione
ispirata allo stile di Goya, con una figura maschile circondata da sagome nere.
Analisi dello stile
Stilisticamente la tavola mostra una stretta relazione con i modelli fiamminghi caratterizzati
da una meticolosa cura del dettaglio e da preziosissimi. Si sottolinea la resa dell'età matura
della Madonna espressa in particolare dalle rughe attorno agli occhi.