Mantova: differenze tra le versioni
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| descrizione=Eretto a difesa della città vecchia sulle macerie della Chiesa di Santa Maria di Capo di Bove nel 1395 dall'architetto militare Bartolino da Novara per Francesco I Gonzaga, conserva nella torre angolare merlata a nord la famosa [[#Camera degli Sposi|Camera degli Sposi]], affresco tra i più importanti del Rinascimento, eseguito da Andrea Mantegna su commissione del marchese Ludovico III Gonzaga tra il 1465 e il 1474. Numerose sono le sale che compongono l'edificio, quasi tutte riccamente affrescate: la Sala dei Soli, la Sala di Mezzo, la Sale delle Cappe, la Sala della Grotta, la Sala delle Armi, l'appartamento di Isabella d'Este. Il castello è collegato al Palazzo Ducale con il cinquecentesco Scalone di Enea, opera del Bertani. A seguito dell'occupazione austriaca della città, dal 1815 il castello divenne carcere di massima sicurezza in cui furono richiusi gli oppositori. Nel 1852 nel castello vennero rinchiusi i Martiri di Belfiore. Il terremoto dell'Emilia del 2012 ha provocato danni all'edificio, che è stato riaperto il 3 aprile 2015 dopo l'adeguamento strutturale e antisismico.
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{{Avviso|L'accesso alla '''Camera degli Sposi''' è contingentato (info aggiornate sul sito del [https://www.mantovaducale.beniculturali.it/it/camera-picta Palazzo Ducale]). Per visita alla Camera degli Sposi e Castello di San Giorgio: '''prenotazione obbligatoria solo [https://
* {{Simbolo|Attrazione principale}}{{see
| nome=Camera degli Sposi | alt=Camera Picta | sito=http://www.mantovaducale.beniculturali.it/it/camera-picta | email=
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