Cleto | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Calabria | |
Altitudine | 250 m s.l.m. | |
Superficie | 18 km² | |
Abitanti | 1.348 (2010) | |
Nome abitanti | cletesi | |
Prefisso tel | +39 0982 | |
CAP | 87030 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | sant'Antonio da Padova (13 giugno) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Cleto (Petramala in dialetto locale) è una città della Calabria in provincia di Cosenza.
Da sapere
modificaCenni geografici
modificaCleto è posto sulle colline ai piedi del monte S.Angelo di fronte alle Isole Eolie, il fiume Savuto e la presila cosentina. Distante dal Mar Tirreno pochi chilometri.
Quando andare
modificaLa posizione collinare fa sì che si abbia un clima molto secco, con estati caldissime ed inverni miti.
Come orientarsi
modificaCome arrivare
modificaIn aereo
modificaDistante solo 28 km dall'Aeroporto di Lamezia Terme, si può prendere l'autobus di linea a Campora San Giovanni, Cleto, Aiello Calabro.
In auto
modificaCleto è facilmente raggiungibile dall'autostrada Salerno-Reggio Calabria uscendo all'uscita Falerna, proseguendo poi direzione nord verso Campora San Giovanni, da qui si sale verso la collina per 10 km.
In treno
modificaFermata Amantea, la stazione dista 16 km da Cleto.
Come spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- Castello di Cleto. Le origini del Castello di Cleto sono da far risalire ai Normanni che si stabilirono sulle pendici del monte Sant'Angelo, dove in cima al monte costruirono il castello. Attualmente sono ancora visibili e in perfette condizioni le due torri. All'interno del castello un'ampia cisterna raccoglieva l'acqua piovana.
- Chiesa della Consolazione. Eretta nel 1600 (e restaurata nell'Ottocento), ha un campanile a cuspide ricurva con manto di maiolica policroma (XVII secolo) di chiaro stile Bizantino, affreschi ottocenteschi di R. Aloisio da Aiello e un dipinto ad olio su tela, con la Madonna della Consolazione, purtroppo trafugato. Su tutto il pavimento della Chiesa è raffigurato a mosaico e in diverse dimensioni il Fiore della vita.
- Chiesa di Santa Maria Assunta. La Chiesa Matrice risale al 1500. Ha una struttura a 3 navate, senza transetto con un'abside semicircolare collocato ad est. Analizzando la struttura, è ben evidente nella parte del prospetto sud, un arco in pietra tamponato, testimonianza di un antico impianto, forse modificato o ricostruito a causa dei vari terremoti che hanno interessato la zona in passato. Sono presenti due portali: uno nella facciata principale di fattura seicentesca; il secondo sul lato nord, una semplice arcata a tutto sesto, che poggia su degli elementi in pietra. Il campanile ha forma quadrata e s'innalza a tre livelli scanditi da cornici modanate. Ha una copertura conoidale, rivestita d'intonaco, su un tamburo ottagonale. La struttura è costruita completamente in muratura portante con la pietra locale. Si notano diversi interventi quali il tamponamento da alcune finestre originali in pietra, la trasformazione delle esistenti e uso di materiali moderni. Internamente si possono ammirare una serie d'elaborati stucchi che ricoprono tutte le navate, realizzati da anonimi maestri artigiani, completamente di color bianco (voluto o causa dei lavori non terminati) particolare nel suo genere.
- Chiesa del Santissimo Rosario. Detta anche Chiesa Castellense, è ubicata in cima al centro storico alla porte del castello.
- Castello di Savuto. Situato nella vicina frazione di Savuto si conosce ben poco sia riguardo ai castellani che si susseguirono al potere, sia riguardo ai rimaneggiamenti che subì nel corso dei secoli. Del castello oggi esistono solo i ruderi dei muri perimetrali ed il portale di epoca rinascimentale. Su uno di questi ruderi si nota un'iscrizione dedicata a Eliodora Sabbasia, moglie del Regio Thesoriere di Calabria Citra, risalente al XVI sec. mentre adiacente al castello si riscontrano i ruderi dell'oratorio medioevale.
- Fontana Cece. L'area di Cece, località Pantano, è di eccezionale rilevanza archeologica. In essa recenti scavi hanno portato alla luce una tomba a grotticella intatta e risalente al XIV secolo a.C. i cui reperti si trovano presso l'Università degli Studi di Perugia. In precedenza (primo Novecento) l'Archeologo Paolo Orsi ha rinvenuto due asce di rame datate alla fine dell'Eneolitico e altri reperti in bronzo ora conservati al Museo Archeologico di Reggio Calabria.
Eventi e feste
modificaCosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaDove alloggiare
modificaSicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaNei dintorni
modificaItinerari
modificaComprende la zona panoramica monte Sant'Angelo (zona castello da cui si domina con stupore il litorale tirrenico fino alle Isole Eolie), la contrada Santa Barbara in una fitta pineta e l'area Difesa-Illjzzi, a 5 km dal centro, adibita a pic-nic. Di particolare suggestione è il percorso nel Vallone San Giovanni ricco di acqua, cascatelle e di scorci sul Castello di Cleto.
Altri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Cleto
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cleto